Giapponesi e Balene: a che punto siamo?
La notizia della decapitazione dell’Ady Gil in seguito allo scontro con una baleniera giapponese ha fatto scalpore tra gli appassionati di barche nere dal design mozzafiato.
Ma non possiamo concentraci solo sull’aspetto tecnologico e domandarci come, in uno scenario mondiale di allarmante carenza di super-barche che sembrano astronavi stealth col timone, i balenieri abbiano il cuore di sperorarne una.
Questa vicenda ci obbliga a una riflessione più profonda.
Che i giapponesi uccidano più di 1000 balene all’anno è una notizia vecchia. E anche la ragione per cui lo fanno è ormai assodata: per scopi scientifici (altrimenti sarebbero bracconieri). Quello che non è ancora chiaro è: con tutti gli esperimenti che si possono fare avendo più di 10.000 tonnellate di carne di balena all’anno, com’è possibile che in giappone non abbiano almeno:
- decifrato il canto delle balene;
- modificato geneticamente una teen-idol perché possa emettere il canto delle balene, seppur indecifrato;
- banalmente? Clonato una balena;
- clonato Geppetto;
- trovato un discendente di Moby Dick;
- impiantato uno sfiatatoio su un lottatore di Sumo;
- o almeno, accidenti, capito che cavolo sono i fanoni!