Elezioni e Supereroi
Un breve intervento a tema elettorale presso l’hangar segreto di LateralFilm™, intervistato dalla brillante Cecilia Continuum Campani.
Nasce il Seminario per Aspiranti Supereroi!
Ami le Guide di Schiaragola ma sei troppo pigro per leggere?
Sei un cavernicolo recentemente disibernato e preferisci la tradizione orale?
I tuoi poteri di manipolazione quantica portavano come prezzo la cecità?
Sei fortunato: è per quelli come te che sono stati inventati gli eventi dal vivo! Nasce il Seminario per Aspiranti Supereroi: prima tappa il 20 maggio al Kestè di Napoli.
Il Prof. Schiaragola e un manipolo di intrepidi selezionati tra la crema del mondo artistico e accademico napoletano affronteranno i temi più scottanti in materia di salvataggio del mondo. Ma non temete! Niente a che vedere con le solite noiose conferenze sulla gestione delle Risorse Superumane: la kermesse sarà animata dalle trascinanti note dei Salvavitz: Domenico “Sulphureon”, Luca “Kazoom!”, Marcello “Jerj’El”, Salvatore “Rain-1”, Pietro “Puderman” e tanti altri!
E a tutti i partecipanti in regalo il cappellino multidimensionale, visibile in ben 672 dimensioni(1) parallele. Non mancate!
E qui c’è l’evento su Facebook!
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(1) La nostra purtroppo non è compresa.
E’ Carnevale: finalmente una settimana senza maschera.
Carnevale da sempre ha un valore particolare per voi supereroi: questa è l’unica settimana dell’anno in cui potete ballare e ubriacarvi e se la maschera dovesse cadervi a metà nottata non dovrete preoccuparvi di aver messo in pericolo voi e tutti i vostri cari. Indossate pure il vostro costume e uscite per strada alla luce del sole, andateci a fare shopping, al cinema, al pub con gli amici. Togliete la maschera, se volete: nessuno immaginerà che quella che apparirà sotto non è una faccia abbottata dall’alcool, ma la vostra identità segreta. A parte l’occasionale uovo marcio o bomboletta di neve spray, nessuno vi disturberà, come che siate vestiti. Non avete niente da temere, se non il vostro stesso cattivo gusto. Scatenate pure la fantasia, ma con alcuni piccoli accorgimenti.
Prima di tutto lasciate a casa la pistola-rampino, i guanti-ventosa, gli stivali-jet, e in generale tutti gli accessori che servano a scalare un muro. Sono come l’arredamento anni cinquanta: brutti, poco pratici, e nessuno spera davvero che tornino. Se dovete arrampicarvi, arrampicatevi come fanno tutti, o trovate qualcuno che vi insegni a volare.
Anche il copribacino spezzato, volgarmente detto “le mutande di fuori”, è passato da tempo di moda, e vi sarà impossibile portarlo senza che le folle festanti lo trovino ridicolo e ridano di voi.
Il tema zoomorfico, notevolmente abusato in passato, non è più frequentato per la semplice ragione che gli animali non ancora scelti vanno diminuendo (o si estinguono), mentre i supereroi continuano ad aumentare. Un animale da sempre snobbato è il panda, per la semplice ragione che se nessuno vuol essere l’Uomo Panda un motivo dovrà pur esserci.
Attenzione anche ad evitare l’oro e l’argento e i temi egiziano-babilonesi. Un costume argentato e anticheggiante ha scritto ovunque “entità galattica, e non avrete finito di indossarlo che arriverà il primo seccatore a chiedervi di salvare il suo pianeta che sta per essere risucchiato da un buco nero. In soldoni, oro e argento sono troppo impegnativi da portare a meno che non siate già entità galattiche. Se è così, però, la vostra mente trascende i confini del cosmo e a occhio non avete bisogno di questi consigli.
FLASHSIDE (ovvero una bella teoria vecchia scuola su Lost)
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SOLO PER CHI HA VISTO LA QUINTA STAGIONE DI LOST (E L’HA CAPITA)
Premessa 1:
Damon Lindelof e Carlton Cuse hanno dichiarato che un nuovo dispositivo narrativo diverso dal flashback e dal flashforward esordirà nella sesta stagione di Lost.
Premessa 2:
Alla fine della quinta stagione i Losties fanno esplodere una bomba per “resettare” il continuum: distruggere la stazione Dharma che ha tirato giù il loro aereo e così prevenire il disastro e tutti gli eventi delle prime cinque stagioni – ma non sappiamo se ha funzionato.
Deduzione:
La sesta stagione si ambienterà non su momenti diversi della stessa linea temporale, come le precedenti, ma su momenti diversi di due diverse linee temporali: quella in cui il piano non ha funzionato, e l’avventura procede verso la fine; e quella in cui il piano di reset ha funzionato, il volo Oceanic 815 non è precipitato e i nostri sono arrivati a Los Angeles sani e salvi.
Teoria:
Il dispositivo presente nella sesta stagione sarà un flash in realtà parallela (chiamiamolo “flashside”). La linea narrativa principale continuerà ad essere Presente/Sull’isola come è sempre stato, mentre i flash ci mostreranno le vite dei protagonisti come sarebbero state se l’aereo non fosse mai caduto. E la lezione, a occhio, è che anche nell’altro modo arriveranno sull’isola. Ma non è il caso di spingersi così lontano. Questa è una teoria su Lost, dopotutto, non venti righe di elucubrazioni campate in aria.
Tutti gli scagnozzi dalla A alla Z (Y – Z)
Si conclude la rassegna dei principali tipi di scagnozzi, ordinati dalla A alla Z. Al termine del nostro excursus, passato prevedibilmente per tutte le altre lettere (A – C) (D – H) (I – N) (O – S) (T – X) arriviamo alle ultime due.
Yeti: Gorilloni delle nevi. Si trovano solo ad alta quota e a bassa temperatura e incontrarli è un’esperienza più unica che rara, ma sono gli unici ad avere il nome che comincia per Y, da quando Youssou N’Dour ha smesso di utilizzare i suoi cloni come agenti del male.
Zombi: Gli zombi sono nemici tra i più comuni e su di essi vale la pena di spendere tre parole in più: il problema con gli zombi è che ce ne sono sempre di più.
All’inizio si presenteranno in un gruppetto di cinque o sei, poi una dozzina, e poi centinaia, e poi più di quanti avrete voglia di contarne. L’idea è che appena vi siete abituati a vederli arrivare a un certo ritmo, quelli decuplicano, quindi non state troppo a preoccuparvi di sgominarli uno a uno, perché per definizione ne arrivanno altri. Ammazzarli è come andare da Ikea, all’inizio non riuscite a trattenervi, ma dopo un po’ smette di dare soddisfazione. Con gli zombi conviene andare direttamente all’origine del problema. Non è difficile: per prima cosa stabilite se sono di origine magica o biotecnologica, basta un semplice test di intelligenza: sollevate tre dita e chiedete a uno degli zombi: “quante sono queste?”. Se la risposta sarà “Cervelli umani…”, si tratta di uno zombi creato con la magia. Se la risposta sarà “Blaargh” si tratta di zombi creati biotecnologicamente. Se proverà ad addentarvi le dita, ripetete il test da una distanza maggiore.
Una volta accertata l’origine degli zombi, seguite questa semplice regola: gli zombi di origine biotecnologica vanno trattati come appestati: dovete trovare l’antidoto e spargerlo come disserbante. Quelli di origine magica vanno trattati come elettori: trovate il negromante e fate a pezzi i suoi strumenti di controllo del pensiero.
E allora, com’era ‘sto Avatar?
–ATTENZIONE: MILD SPOILER ALERT–
Dieci dati indiscutibili su Avatar:
1) un film di Cameron con meno tensione della peggiore puntata di 24.
2) un senso dell’avventura e della fantascienza che non ha nessun altro (perché comunque l’ambientazione è meravigliosa, e comunque l’andamento è perfetto).
3) la storia è così prevedibile che potrei raccontarla tutta e non fare mezzo spoiler. Balla coi lupi.
4) uno spettacolo straordinario, offerto con tale naturalezza che dopo un po’ non ci fai neanche più caso.
5) nove scene su dieci sono girate come solo Cameron sa fare. La decima, sembra che lo abbiano imbavagliato e sostituito con il regista della Principessa e il Ranocchio (i. e. scena dell’innamoramento stile “biliardo” qui sotto).
6) un dialogo su dieci è scritto come solo Cameron sa fare. Gli altri nove, complice il doppiaggio, no.
7) gira gira, empatizzi più con le bestie e le piante che con i personaggi umani e umanoidi (forse è questo il senso?).
8 ) era il perfetto film di Natale. Paese di merda.
9) nessuno, durante il film, ha mai applaudito (in una sala di gente che aveva prenotato 3/4 giorni prima).
10) risultato parecchie spanne al di sopra della media, e parecchie spanne al di sotto di quello che avrebbe dovuto essere. Il che ci dice che la media è scesa davvero troppo in basso, e che forse dovremmo smetterla di andare a vedere i Teschi di Cristallo.
Stagione d’oro per la manipolazione scellerata del clima
Centinaia di aereoporti paralizzati dalla neve. Migliaia di voli cancellati. Disagio e vacanze a rischio per milioni di persone. Sarebbe irresponsabile da parte nostra lasciare che questo catastrofico inverno passi senza imparare una lezione: che la manipolazione criminale del clima è molto più semplice di quanto sembri.
Per tutto il ventesimo secolo scienziati pazzi e geni del crimine si sono scervellati (a volte nel senso letterale del termine) per inventare terrificanti ordigni che permettessero di controllare le condizioni atmosferiche. La buona notizia, per tutti i supermalvagi, è questa: se bastano tre centimetri di neve (e il ghiaccio, d’accordo) per paralizzare Gatwick, o una spolverata bianca per mettere in ginocchio l’Italia intera, probabilmente i vostri Ordigni Cataclismatici sono già pronti. Non perdete altri dieci anni a mettere a punto un Generatore di Glaciazioni, un Sabotatore Siberiano o qualche altro megaordigno in grado di abbassare la temperatura a -100°, non serve. Probabilmente l’Intensificatore di Brina o il cannone a sale che avete in cantina già possono bastare. Puntate quello che avete al cielo, sparate due colpi di avvertimento e poi inviate una mail a Palazzo Chigi minacciando “forti nevicate” (magari linkando questo apocalittico video offerto oggi dalla BBC). Specificate nel subject “Scellerato piano criminale contro la nazione” e per carità di dio non pensate di fare tutto al telefono, o si farà estate prima che vi rispondano.
Spedite una mail concisa, dove in poche righe dichiarate qual’è il vostro piano efferato e come intendete portarlo a termine: in men che non si dica avrete l’Italia ai vostri piedi. Il Governo non potrà non cedere alle vostre richieste, quindi non limitatevi alle solite richieste da scienziato pazzo. Già che ci siete mirate in alto e chiedete la Presidenza del Consiglio. Così ci guadagniamo tutti.
(Funziona particolarmente bene con i paesi assolati. Come pensate che Mr. Freeze sia diventato governatore della California?)
Giapponesi e Balene: a che punto siamo?
La notizia della decapitazione dell’Ady Gil in seguito allo scontro con una baleniera giapponese ha fatto scalpore tra gli appassionati di barche nere dal design mozzafiato.
Ma non possiamo concentraci solo sull’aspetto tecnologico e domandarci come, in uno scenario mondiale di allarmante carenza di super-barche che sembrano astronavi stealth col timone, i balenieri abbiano il cuore di sperorarne una.
Questa vicenda ci obbliga a una riflessione più profonda.
Che i giapponesi uccidano più di 1000 balene all’anno è una notizia vecchia. E anche la ragione per cui lo fanno è ormai assodata: per scopi scientifici (altrimenti sarebbero bracconieri). Quello che non è ancora chiaro è: con tutti gli esperimenti che si possono fare avendo più di 10.000 tonnellate di carne di balena all’anno, com’è possibile che in giappone non abbiano almeno:
- decifrato il canto delle balene;
- modificato geneticamente una teen-idol perché possa emettere il canto delle balene, seppur indecifrato;
- banalmente? Clonato una balena;
- clonato Geppetto;
- trovato un discendente di Moby Dick;
- impiantato uno sfiatatoio su un lottatore di Sumo;
- o almeno, accidenti, capito che cavolo sono i fanoni!
Natale: è tempo di autocritica per ogni fan di Star Wars
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Giustizia a colpi di souvenir?
Lanciare souvenir a Silvio Berlusconi è altamente controproducente per chi vorrebbe vederlo allontanato dalla scena politica italiana (e dal pianeta), questo è evidente e lo è sempre stato. Ai ragazzini che si avvicinavano alla politica nel 1994 si spiegava subito: “È vitale che se ne vada di morte naturale, o lo fanno anche martire”, e al tempo del famoso lancio del cavalletto, tutto il paese tirò un sospiro di sollievo quando si seppe che il proiettile non aveva raggiunto l’obiettivo (1).
Quello che non tutti sanno è che anche nella comunità supereroistica italiana vige una rigorosissima “No-fly Zone” sulla testa del premier: disintegrarlo, vaporizzarlo o teleportarlo in una dimensione infernale di acido bollente non presenterebbe di per sé nessun problema tecnico, ma si evita positivamente di passare a vie di fatto per evitare ricadute in termini di martir-mitizzazione (2).
E poi, la storia ce lo insegna: il tentativo di porre fine all’attività impalativa di Vlad l’Impalatore ha creato il Conte Dracula, i faraoni più tirannici e fuori di zucca tornano tutti in veste di inarrestabili mummie, fai fare un bagno d’acido a un gangster qualsiasi e ti torna il Joker. Tagli braccia e gambe a un fesso, lo ripassi nella lava, e ti torna Darth Vader.
Occhio, qui. Se i paladini della giustizia prefessionisti si sono autocensurati in materia, sarebbe giusto che anche i privati non provassero a risolvere la questione sommariamente, senza avvisare. A maggior ragione perchè, se la questione potesse essere risolta così, ci sarebbe già la fila.
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(1) E in molti continuano a preferire il cavalletto, simbolo della mediatizzazione della società, a questo chiesone nazionalpopolare.
(2) Qualcuno dirà: nessuno si è mai preoccupato delle ricadute mediatiche del cremare una strega malvagia, decapitare un abominio infernale o crivellare di frecce un principe delle tenebre, perché? Perché sono efferati e senza pietà o perché sono sfigati e senza un impero mediatico?